la sfida delle stampe. Parigi Torino 1650 -1906

La sfida delle stampe, che articola la cultura figurativa e visiva moderna con un picco di particolare intensità tra Sei e Settecento, è ancora attuale oggi: come studiosi, continuiamo a essere interrogati e provocati dalla quantità di incisioni che accompagnò, seguì e a volte precorse la instabile fortuna di opere e artisti, tipologie e decorazioni, i cambiamenti del gusto e della sensibilità critica.
Le stampe furono, per almeno tre secoli, una delle basi della cultura visiva, ancora prima che strettamente figurativa, di età moderna: artisti, artigiani, collezionisti, mecenati, editori, mercanti, eruditi, storici, letterati e anche semplici amatori vivevano circondati da immagini in bianco e nero, sciolte o rilegate in volumi, ordinate secondo criteri differenti a rispondere a diversi interessi, gusti e finalità.
Il sottotitolo – Torino Parigi, 1650-1906 – indica una realtà con cui abbiamo dovuto misurarci, vale a dire la forte incidenza di modelli francesi anche su contesti più eccentrici e in un arco di lunga durata: affrontare casi di studio torinesi ha implicato guardare a Parigi, in una prospettiva europea non forzatamente imposta ma storicamente oggettiva.

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INDICE

Pierre-Jean Mariette e le «connoissances multipliées».Classificazioni, gerarchie, valori
Chiara Gauna

«Impugnar hor la Penna, hora i Pennelli». Libri, stampe e decorazione dipinta a Torino e in provincia (1650-1680)
Sara Martinetti

Profilo di Laurent Cars (1699-1771)
Alessia Rizzo

L’atlante figurativo di un medaglista del Settecento.
Parigi e i Francesi a Roma nella collezione di stampe di Lorenzo Lavy
Giuseppe Dardanello

Stampe a Torino 1863-1893. Giovanni Vico conoscitore e collezionista
Federica Panero

Nel segno di Bartsch: Alessandro Baudi di Vesme e la storia dell’incisione
Alessandra Giovannini Luca

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