Nuove aule al Politecnico di Torino

25,00

Nuove aule al Politecnico di Torino
64 pagine a colori
formato 17×24 cm, dorso 1 cm
copertina cartonata
illustrato a colori
lingua: italiano

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© 2021 Editris duemila snc, Torino
ISBN-9788889853634

10 disponibili

Categoria:
Descrizione

A partire dalla primavera del 2021, gli studenti del Politecnico di Torino hanno a disposizione nuove grandi aule gradonate, oltre ad aule di media dimensione e sale studio, costruite nell’ambito della cosiddetta “cittadella politecnica”, su una porzione della vasta area un tempo occupata dalle Ferrovie dello Stato per la riparazione dei treni. Il plesso didattico è all’avanguardia sia per le dotazioni impiantistiche sia per le prestazioni dell’involucro edilizio e dei suoi spazi interni. È sostenibile (ha raggiunto la classe energetica A4), antisismico, e completamente accessibile a tutti. Questo intervento ha contribuito alla riqualificazione della zona, alla conservazione e restauro di una parte della sua memoria archeologica-industriale tutelata dalla Soprintendenza, ed alla bonifica ambientale dall’amianto. Particolare cura è stata posta al benessere degli utenti (studenti, docenti, personale di servizio, etc.), per la qualità dell’aria degli ambienti, per la loro luminosità, per le caratteristiche termo-igrometriche e acustiche degli spazi.
La realizzazione di nuove aule al Politecnico di Torino è parte di un disegno più grande che nasce dal passato, a cavallo tra la fine degli anni Ottanta ed i primi anni Novanta del Novecento, dalla convergenza di due obiettivi: quello del Comune di Torino, attraverso il piano regolatore, di ridisegnare gli attraversamenti da nord a sud della città, e quello dell’Ateneo, di ampliarsi in prossimità della sede centrale. L’occasione è data da due fattori: la copertura della ferrovia (il cosiddetto “passante”), che unisce fisicamente le aree urbane che si trovano ad ovest della sede, ed ivi la disponibilità di un’area delle ferrovie in dismissione.
In questo senso la costruzione delle aule fa parte del più generale disegno di riqualificazione delle aree industriali dismesse che la Città ha avviato a partire dal piano regolatore di Gregotti (1987-1995). L’ambito di trasformazione, che nel PRG è chiamato “Spina 2”, comprende, oltre alla cittadella politecnica: residenze universitarie, la riconversione funzionale del nucleo storico delle Officine Grandi Riparazioni ferroviarie di fine ‘800 (OGR, originariamente chiamate “Nuove Officine per le Strade Ferrate”), il riuso delle storiche “Carceri Nuove”, il nuovo Palazzo di Giustizia, il grattacielo di Intesa San Paolo progettato da Renzo Piano e la stazione dell’alta velocità Torino Porta Susa.
L’area oggetto di intervento si trova al confine ovest dell’ambito della “cittadella” politecnica, lungo via Borsellino, e confina a nord con il complesso riqualificato delle OGR; qui tra il 2019 ed il 2021 sono state edificate le “nuove Aule R”, un complesso didattico formato da quattro grandi blocchi con aule gradonate.
L’intervento ha compreso il restauro di una facciata industriale tutelata dalla Soprintendenza.

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