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Studi su Plinio il Vecchio nel bimillenario della nascita
Committenti: Fondazione Alessandro Volta – Università degli Studi dell’Insubria, Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio DISUIT
A cura di: Laura Facchin e Massimiliano Ferrario
272 pagine
formato 17×24 cm, dorso 1,8 cm
copertina morbida
lingua: italiano
© 2024 Editris duemila snc, Torino
ISBN-9788889853788
Il volume raccoglie diciassette contributi dedicati al pensiero e alla figura di Plinio il Vecchio (Gaius Plinius Secundus), in occasione delle celebrazioni per il Bimillenario della nascita (23/24 d.C.-2023/2024) dell’homo universalis originario di Como, che fu scrittore eclettico, politico rispettato e militare valente. Studiosi, afferenti a diversi gruppi scientifico-disciplinari e di vario grado accademico, appartenenti al Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio (DiSUIT) dell’Università degli Studi dell’Insubria, propongono scritti volti a esaminare, da molteplici angolazioni – dall’archeologia alla storia dell’arte, dalla storia del diritto alla geografia, dalla letteratura classica alla storia dell’economia e della medicina – l’eredità culturale lasciata dall’enciclopedica Naturalis Historia: fra i trattati più significativi dell’antichità, è stata continuativamente oggetto di riproposizioni, letture esegetiche e omaggi in età medievale e rinascimentale, continuando ad affascinare sino alla contemporaneità.
Patrocinata dal Comitato Nazionale, questa iniziativa editoriale intende commemorare una personalità poliedrica, la cui fortuna critica si dimostra attuale e mantiene una vitalità d’interesse nei più disparati ambiti del sapere.
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Indice
Prefazioni p. 6
Introduzione p. 11
“Homo Africanus”: l’Africa nel VII libro della Naturalis Historia
Federica Beretta
Un archivio del mondo per un impero globale.
Episodi della fortuna di Plinio nella prima età moderna
Paolo Luca Bernardini
I drammaturghi greci di V sec. a.C. nella Naturalis Historia
Francesco Paolo Bianchi
Plinio il Vecchio, le molae e il dilemma dell’instrumentum
Paola Biavaschi
Tre ritratti sono meglio di uno. Plinio il Vecchio, il “paragone delle arti” e la sua fortuna nella ritrattistica rinascimentale
Luca Brignoli
Medico tantum hominem occidisse inpunitas summa est: lo sguardo critico di Plinio il Vecchio sulla professione medica
Fabio Calandrino
“io mi sarei potuto servire di Plinio e d’altri autori”: Vasari e Plinio il Vecchio (e Paolo Giovio)
Alessandra Casati
Bracata antea dicta: l’abbigliamento barbarico tra Plinio e il tardo Impero
Francesco Edoardo Maria Colombo
Plinio e le arti nel XVIII secolo: fra riletture della Naturalis Historia e invenzioni iconografiche al femminile
Laura Facchin
La morte di Plinio il Vecchio: una ricognizione iconografica
Massimiliano Ferrario
Gli animali e l’uomo in Plinio il Vecchio
Mario Iodice
Brevi note su Plin., N. H., 33, 13
Marco Migliorini
Gli animali della Naturalis Historia, attraverso la tradizione iconografica medievale, nella scultura romanica della Regio Insubrica
Silvia Muzzin
Algoritmi di legno, algoritmi di ferro
Nicoletta Sabadini
I due volti: Plinio il Vecchio fra Gotico e Umanesimo
Andrea Spiriti
Il divieto di introdurre armi all’interno dell’urbs nella Naturalis Historia
Michela Stefani
Caerulea. Appunti sull’uso dei pigmenti blu in epoca romana
Daniele Teseo
Tavole a colori
Note biografiche degli autori
redazione –
In ambito storiografico, a duemila anni dalla nascita, è in atto una profonda e circostanziata opera di riscoperta della figura e dell’opera di Plinio il Vecchio, autore come noto della monumentale e ricca Naturalis Historia. A rompere, il ghiaccio è stato chi scrive, con un saggio sulla presenza e fortuna pliniane in età moderna, dal Quattrocento al Settecento, ossia dal secolo dell’umanesimo tipografico a quell’età dei Lumi che vedeva fra l’altro Plinio letto ed utilizzato in area protestante (Inghilterra e, soprattutto, Svezia luterana) in funzione, sia anti-aristotelica, sia anti-scolastica (D. Arecco, Plinio ritrovato. Moderne edizioni a stampa pliniane nei fondi antichi delle biblioteche italiane, in Nuova informazione bibliografica, II, 2021, pp. 1-13).
Questo volume collettivo curato ora da Laura Facchin e Massimiliano Ferrario per Editris aggiunge ulteriori dettagli, notizie ed informazioni, che vanno ben al di là della sempre banale agiografia, e – muovendo da pur doverose celebrazioni pliniane – va a ridelineare il profilo del naturalista latino, i contenuti specifici della sua opera naturalistica e la stessa penetrazione, intellettuale e scientifica, di quest’ultima. I molti autori dei saggi raccolti in questo libro (Federica Beretta, Paolo L. Bernardini, Francesco P. Bianchi, Paola Biavaschi, Luca Brignoli, Fabio Calandrino, Massimiliano Ferrario, Alessandra Casati, Francesco E.M. Colombo, Laura Facchin, Mario Iodice, Nicoletta Sabadini, Marco Migliorini, Silvia Muzzin, Andrea Spiriti, Michela Stefani e Daniele Teseo) sviscerano, con cura ed attenzione, i molteplici aspetti dell’universo culturale pliniano. Vengono da loro esaminati e trattati vari (e convergenti) temi: l’Africa nella Naturalis Historia, l’eco di Plinio nell’età moderna, strumenti ed attrezzi, presenze letterarie di provenienza ellenica, le arti e le tecniche, la professione iatrica, la lettura di Plinio da parte di Vasari e di Paolo Giovio, il tardo Impero Romano nella vigilia delle invasioni barbariche, l’iconografia, la zoologia e l’antropologia pliniane. Davvero un mosaico composito ed affascinante: uno sguardo competente a trecentosessanta gradi.
Ne emerge pertanto un volume dotto ed erudito di pregio, un contributo accademico di vaglia, assai interessante e documentato, sicuramente da leggere e da apprezzare per operare quella riscoperta del naturalista latino e del suo mondo che da lungo tempo si auspicava.
Recensione del Dott. Davide Arecco
Documento inserito il: 26/10/2024
http://www.tuttostoria.net/storia-approfondimenti.aspx?code=2899
redazione –
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